Con il bel tempo, la piscina, il primo mare, viene voglia di essere sempre in ordine, magari anche truccate. Ma come? Con il trucco semipermanente, ad
esempio. Tornato di moda con prepotenza per l’importanza delle
sopracciglia, è anche usato per sottolineare il contorno labbra, o
schiarire alcune macchie del viso. Abbiamo chiesto a Marco Piccinin, make up artist tattoo, quando questa arte antica nasce e con quali tecniche si è evoluta.
“Le origini – racconta Piccinin - si perdono nella notte dei tempi. Le
sue radici trovano riscontro nelle antiche tecniche di tatuaggio: sembra
che le prime applicazioni siano state realizzate in Cina da attori del
teatro che, recitando per mesi la medesima parte, onde evitare di
truccare e struccare il viso tutti i giorni cercando di rifarlo sempre
uguale, utilizzarono aghi legati ad un bastoncino di bambù, fissando nel
volto elementi di trucco realizzati con polvere di radice tritata misto
a elementi minerali per la colorazione (tatuaggio manuale)”. Nei tempi
moderni invece quale paese in occidente ha per primo trasformato il
tattoo per scopi diversi?
“A Parigi, verso la fine degli anni
’60, si videro i primi approcci con questa nuova metodologia di
applicazione del trucco sul volto, nello specifico labbra e
sopracciglia, con l’uso di aghi collocati su di un bastoncino di legno
di bambù. Questo veniva imbevuto di pigmenti e poi si picchiettava sulla
zona da trattare bucando la zona interessata contemporaneamente con
l’introduzione del colore, usando un martelletto ripetutamente, come
cursore da spinta”. In Europa la tecnica era comunque stata importata da
artisti orientali.
"Agli inizi degli anni ‘80 grandi maestri
orientali del tatuaggio inflazionarono il mercato con colori a base
vegetale, che non consentivano di raggiungere i risultati desiderati per
l’instabilità cromatica e la limitata gamma di colori, spesso non
adatti all’ incarnato europeo. Inoltre erano prodotti con una potenziale
iperattività nelle allergie alle graminacee”. E’ dagli anni ’90 che
invece si diffonde il trucco semipermanente come lo conosciamo.
“Le metodiche tribali appartenenti al tatuaggio si evolvono. Con
l’ausilio di puntali e aghi (manuali e elettrici) è possibile impiantare
sottocute pigmenti colorati seguendo dei tracciati precedentemente
disegnati con lo scopo di valorizzare o correggere parti del viso o del
corpo: contorno labbra, sopracciglia, infra cigliare, camouflage di
macchie senili o vitiligine di piccola entità, cicatrici, colorazione
dell’areola mammaria, piccole alopecie”. (La prossima settimana
l’esperto indicherà consigli e trucchi del mestiere per un trucco
semipermanente adatto e efficace).
lunes, 19 de mayo de 2014
Trucco: ora è anche semipermanente
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Sopracciglia tatuate: come averle al top
Quando e perché ha senso ritoccare le sopracciglia con un tatuaggio? Lo abbiamo chiesto all'esperto Marco Piccinin, make up artist tattoo, che già ci aveva spiegato cosa è il trucco permanente (o semipermanente), la sua storia e le sue più moderne evoluzioni.
Secondo Piccinin, al di là delle mode, in particolare il tatuaggio
delle sopracciglia deve essere personalizzato e studiato su misura.
"Le sopracciglia sono rivelatrici della nostra personalità, la sede delle espressioni del viso, per questo ci sono figure professionali (truccatori dermopigmentatori) che utilizzano la tecnica del trucco permanente per ritoccarle sapientemente", spiega Piccinin.
In quali casi ha senso intervenire con un tatuaggio? "Se il piano delle sopracciglia è asimmetrico, se c'è un diradamento dei peli, se l'arcata è irregolare, troppo sottile o inesistente; se sono di un colore troppo chiaro...". Cosa rende un tatuaggio alle sopracciglia perfetto? "I tatuaggi alle sopracciglia potrebbero sembrare semplici da realizzare, ma perchè siano perfette, belle da vedere, è fondamentale essere maestri di tecniche di tatuaggio e di visagismo. La tecnica di utilizzo per un effetto naturale è quella del tratteggio sfumato che permette di creare la nuova forma, appositamente studiata precedentemente, dell’ arcata sopraccigliare, con un effetto morbido senza stacchi netti tra il disegno e la pelle". vanno di moda le sopracciglia folte. Ha senso ritoccare quelle fine per essere trendy? "Non esiste una moda o un trend, anche perché il tatuaggio alle sopracciglia è un lavoro da svolgere personalizzandole in base alla morfologia del volto, ai tratti somatici, pertanto non soggetto ai richiami della massa. Esiste solo il buon senso di chi effettua questa meravigliosa professione".
"Le sopracciglia sono rivelatrici della nostra personalità, la sede delle espressioni del viso, per questo ci sono figure professionali (truccatori dermopigmentatori) che utilizzano la tecnica del trucco permanente per ritoccarle sapientemente", spiega Piccinin.
In quali casi ha senso intervenire con un tatuaggio? "Se il piano delle sopracciglia è asimmetrico, se c'è un diradamento dei peli, se l'arcata è irregolare, troppo sottile o inesistente; se sono di un colore troppo chiaro...". Cosa rende un tatuaggio alle sopracciglia perfetto? "I tatuaggi alle sopracciglia potrebbero sembrare semplici da realizzare, ma perchè siano perfette, belle da vedere, è fondamentale essere maestri di tecniche di tatuaggio e di visagismo. La tecnica di utilizzo per un effetto naturale è quella del tratteggio sfumato che permette di creare la nuova forma, appositamente studiata precedentemente, dell’ arcata sopraccigliare, con un effetto morbido senza stacchi netti tra il disegno e la pelle". vanno di moda le sopracciglia folte. Ha senso ritoccare quelle fine per essere trendy? "Non esiste una moda o un trend, anche perché il tatuaggio alle sopracciglia è un lavoro da svolgere personalizzandole in base alla morfologia del volto, ai tratti somatici, pertanto non soggetto ai richiami della massa. Esiste solo il buon senso di chi effettua questa meravigliosa professione".
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Come creare l'effetto plumping
Come creare un effetto plumpling su labbra insignificanti? La ricetta è su La5 oggi dalle 15, ma ecco qualche anticipazione proprio per voce della make up artist Agata Marino, Givenchy, protagonista di questa settimana della nuova edizione di ‘Che trucco!’.
“Primo, applicare un correttore quasi su tutto il contorno labbra, per illuminare, poi sfumare. Stendere la matita sul contorno labbra, con un colore sempre molto naturale, color carne: non deve creare uno stacco, né ingrandire la forma, con le ombre si nota già un effetto rimpolpato.
Riempio poi le labbra con la matita, ripasso il correttore. Per accentuare il gioco di luci e ombre, sulla fossetta scurisco leggermente con un fondotinta più scuro, o terra, o ombretto. Applico il rossetto. Per chi ha labbra sottili consiglio un colore scuro, forte. Infine, al centro delle labbra un gloss lucido possibilmente trasparente, al limite con un velo di ombretto per effetti perlescenti”.
“Primo, applicare un correttore quasi su tutto il contorno labbra, per illuminare, poi sfumare. Stendere la matita sul contorno labbra, con un colore sempre molto naturale, color carne: non deve creare uno stacco, né ingrandire la forma, con le ombre si nota già un effetto rimpolpato.
Riempio poi le labbra con la matita, ripasso il correttore. Per accentuare il gioco di luci e ombre, sulla fossetta scurisco leggermente con un fondotinta più scuro, o terra, o ombretto. Applico il rossetto. Per chi ha labbra sottili consiglio un colore scuro, forte. Infine, al centro delle labbra un gloss lucido possibilmente trasparente, al limite con un velo di ombretto per effetti perlescenti”.
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Trucco viso al naturale
Se c’è una cosa che ho imparato in tutte le puntate di “Che Trucco!”che ho condotto, anche nell’ultima serie, è che il trucco non deve mai modificarci o stravolgerci ma coprire i difetti di un viso ed esaltarne i pregi.
E’ chiaro che poi dipende dalle occasioni ma se vi piace truccarvi non potete non imparare le basi del trucco naturale perché, per costruire qualsiasi make up, si parte da lì.
Quando saprete realizzare un trucco naturale alla perfezione vorrà dire che sarete in grado di fare qualsiasi altro make up perché quello naturale è il più complesso di tutti: c’è ma non si vede vedere.
La cosa fondamentale di questo trucco è la base che deve essere assolutamente leggera e impalpabile e come trovare questo effetto naturale? Semplice, usando un fondotinta liquido da stendere con le dita dal centro del viso verso l’esterno, poi applicate il correttore che toglie i segni di stanchezza ai vostri occhi e via con l’illuminante nei punti strategici del viso: occhi, zigomo e fronte.
Ora è il momento di un secondo fondotinta questa volta compatto, un prodotto molto leggero che dona al vostro viso quella naturalezza di cui abbiamo bisogno, lo potete stendere come fosse una terra con un pennello.
Ora applicate un fard rosa che dona sì colore alle vostre guance ma senza caricarle troppo, aggiungete poi un tocco di mascara e un po’ di gloss sulle labbra e il gioco è fatto. Molte di voi si sentiranno “nude” con questo make up per la serie: “Tutta questa fatica e il trucco non si vede!” ma è lì il bello, il trucco c’è ma non si vede!
E’ chiaro che poi dipende dalle occasioni ma se vi piace truccarvi non potete non imparare le basi del trucco naturale perché, per costruire qualsiasi make up, si parte da lì.
Quando saprete realizzare un trucco naturale alla perfezione vorrà dire che sarete in grado di fare qualsiasi altro make up perché quello naturale è il più complesso di tutti: c’è ma non si vede vedere.
La cosa fondamentale di questo trucco è la base che deve essere assolutamente leggera e impalpabile e come trovare questo effetto naturale? Semplice, usando un fondotinta liquido da stendere con le dita dal centro del viso verso l’esterno, poi applicate il correttore che toglie i segni di stanchezza ai vostri occhi e via con l’illuminante nei punti strategici del viso: occhi, zigomo e fronte.
Ora è il momento di un secondo fondotinta questa volta compatto, un prodotto molto leggero che dona al vostro viso quella naturalezza di cui abbiamo bisogno, lo potete stendere come fosse una terra con un pennello.
Ora applicate un fard rosa che dona sì colore alle vostre guance ma senza caricarle troppo, aggiungete poi un tocco di mascara e un po’ di gloss sulle labbra e il gioco è fatto. Molte di voi si sentiranno “nude” con questo make up per la serie: “Tutta questa fatica e il trucco non si vede!” ma è lì il bello, il trucco c’è ma non si vede!
Ricomincio a fare sport (dopo essere stata ferma per anni)
La lunga pausa dall’attività fisica ti fa sentire fuori forma? Quattro consigli per riprendere ad allenarti senza stress.
1) Inizia per gradi - Secondo uno studio
dell’Università di Copenaghen meglio allenarsi mezz’ora 3 volte la
settimana piuttosto un’ora tutti i giorni. L’attività fisica costante e a
bassa intensità permette all’organismo di rimettersi in moto senza
traumi. Ne beneficeranno muscoli e sistema cardiovascolare, che
torneranno alle condizioni in cui si era più allenate, senza avvertire
troppa fatica o incorrere in rischi per la salute.
2) Se ti piace correre, inizia dalla camminata veloce -
Per rimetterti in carreggiata ricorri a questo allenamento: cammina a
passo spedito un giorno sì e l’altro no per due settimane. Inzialmente
camminerai solo 20 minuti, poi 30, fino ad arrivare a un’ora. Dopo le
prime due settimane di questo allenamento semplice, aggiungi 10 minuti
di corsa, intervallandolo con la camminata veloce (es. 10 minuti di
corsa e 20 di walking), finché il tempo del running non supererà quello
del walking. Dopo un mese, sarai pronta per riprendere a correre.
3) Nella ripresa dello sport, avverti un calo motivazionale? - Evita di darti obiettivi troppo grandi, ma limitati a darti obiettivi raggiungibili in tempi ravvicinati. Ad esempio: “tra 10 giorni riuscirò a fare una seduta di step senza stancarmi”. I piccoli successi parziali rafforzeranno la motivazione.
4) Allenati in un ambiente gradevole - Una palestra che ti faccia sentire a tuo agio, frequentata da persone che conosci; oppure un parco immerso nel verde e ben attrezzato per chi fa sport all’aria aperta.
3) Nella ripresa dello sport, avverti un calo motivazionale? - Evita di darti obiettivi troppo grandi, ma limitati a darti obiettivi raggiungibili in tempi ravvicinati. Ad esempio: “tra 10 giorni riuscirò a fare una seduta di step senza stancarmi”. I piccoli successi parziali rafforzeranno la motivazione.
4) Allenati in un ambiente gradevole - Una palestra che ti faccia sentire a tuo agio, frequentata da persone che conosci; oppure un parco immerso nel verde e ben attrezzato per chi fa sport all’aria aperta.
L’integratore che fa bene alla linea
Non tutti gli integratori sono uguali. Ci sono quelli che aiutano il metabolismo, quelli che favoriscono l’eliminazione dei ristagni liquidi, altri ancora che attenuano il gonfiore addominale e la fame nervosa. Scopri quello che fa per te.
L’arancio amaro dà una scossa al tuo metabolismo - Per smaltire i depositi di grasso che si localizzano soprattutto a livello di pancia e fianchi puoi assumere un integratore a base di estratto secco di arancio amaro. Questo rimedio contiene una particolare composizione di catecolamine (sinefrina, N-metiltaramina, hordenina, octopamina, tiramina) che ha il potere di risvegliare il metabolismo grazie a un’azione termogenica Fai così - scegli l’integratore titolato in sinefrina al 6% in bustine da sciogliere in una bottiglie da almeno mezzo litro d’acqua e da bere a sorsi durante la giornata.
Il chitosano riduce l’assorbimento di grassi e zuccheri - Assumendo 1200 mg di al giorno di chitosano (600 mg un’ora prima di pranzo e altrettanti prima di cena con abbondante acqua) puoi ridurre l’assorbimento dei grassi alimentari, aumentandone l’eliminazione intestinale. Il chitosano è infatti una fibra solubile derivata dalla chitina, il costituente principale del guscio e dei crostacei. Questa ha la capacità di legarsi ai grassi e ai carboidrati limitandone l’assorbimento e favorendo la sazietà. Fai così - in commercio trovi integratori in cui il chitosano è spesso associato a cromo e guar, sostanze che favoriscono la riduzione del grasso addominale. Non assumere questo integratore se soffri di allergie a crostacei e molluschi. Con il baccello di fagiolo assumi meno carboidrati e calorie - Questo integratore ti aiuta a limitare l’apporto calorico e ad evitare i picchi glicemici che fanno immagazzinare adipe e quindi chili superflui. Ricco di fibre di cellulosa, pectine, tannini e flavonoidi, il baccello di fagiolo ha la proprietà di rallentare l’assorbimento degli zuccheri a livello delle pareti intestinali. Può esserti utile anche se soffri di ritenzione idrica e di cellulite grazie alla sua azione diuretica. Fai così - assumi 2 capsule prima del pranzo o della cena. I preparati a base di baccello di fagiolo possono causare disturbi gastrointestinali, quindi usali per periodi brevi (30-40 gg al massimo) ed evitali in caso di ulcera gastrica.
Con il Fucus vesciculosus acceleri il metabolismo e dimagrisci - Per combattere il sovrappeso dovuto a un metabolismo lento, il Fucus vesciculosus è il rimedio più adatto. Questo integratore è molto utile per il contenuto di iodio che viene assorbito con facilità dall’organismo e va a concentrarsi nella tiroide, dove viene incorporato negli ormoni tiroidei. Questi ultimi, a loro volta, stimolano il metabolismo attivando un’azione dimagrante. Fai così - bevilo in tintura madre, 30-50 gocce in acqua 2 volte al giorno per 7 giorni. Puoi associarlo alla tintura madre di pilosella (nella dose di 50 gocce) per ridurre disturbi come cellulite e gonfiore diffuso. A causa delle sue proprietà, chi ha problemi alla tiroide dovrebbe assumere il Fucus solo dopo una valutazione medica. La carnitina ti fa restare in linea - Per ridurre il sovrappeso tipico della menopausa, un alleato prezioso è L-carnitina, un aminoacido che aiuta l’organismo a ossidare meglio il grasso. Puoi trovarla in commercio in capsule abbinata alla vitamina B, che ne consente una migliore assimilazione. Oltre che per il dimagrimento, l’integrazione è utile anche per contrastare stress e stanchezza, migliorando le funzioni del sistema nervoso. Fai così - il dosaggio va da 1 a 6 g con abbondante acqua. Questo integratore è particolarmente efficace se accompagni l’assunzione con una regolare attività fisica. Lo psillio ti regala una pancia piatta - Per eliminare stipsi e grasso concentrati sull’addome, aiutati con i semi di psillio. Le mucillagini di cui è ricco contribuiscono a ridurre l’assorbimento intestinale dei grassi, del colesterolo – senza modificare però i livelli di colesterolo buono (HDL) – e degli zuccheri, con diminuzione del picco glicemico dopo il pasto. Questo integratore aiuta anche a raggiungere meglio la sazietà. Fai così - prendine 1-2 bustine al giorno, meglio se lontano dai pasti, con abbondante acqua. Il glucomannano ti toglie una taglia - Se, per varie ragioni, non introduci abbastanza fibra con l’alimentazione quotidiana puoi ricorrere a integratori nella dieta. Il glucomannano, polisaccaride ottenuto dalla radice di una pianta della famiglia delle Araceae, offre i benefici migliori. Questo rimedio infatti forma una massa gelatinosa che contribuisce a riempire una lo spazio gastrico, diminuendo il senso di fame; riduce l’assorbimento di grassi e zuccheri e migliora la funzione intestinale, sgonfiando la pancia. Fai così - prendi questo integratore 1 o 2 ore prima dei pasti con molta acqua al dosaggio giornaliero di almeno 4 grammi. Usalo con prudenza, specialmente nella prima fase del trattamento, poiché all’inizio può provocare gonfiore e crampi addominali. A mano a mano che lo si assume, il rischio di questi spiacevoli inconvenienti si riduce.
L’arancio amaro dà una scossa al tuo metabolismo - Per smaltire i depositi di grasso che si localizzano soprattutto a livello di pancia e fianchi puoi assumere un integratore a base di estratto secco di arancio amaro. Questo rimedio contiene una particolare composizione di catecolamine (sinefrina, N-metiltaramina, hordenina, octopamina, tiramina) che ha il potere di risvegliare il metabolismo grazie a un’azione termogenica Fai così - scegli l’integratore titolato in sinefrina al 6% in bustine da sciogliere in una bottiglie da almeno mezzo litro d’acqua e da bere a sorsi durante la giornata.
Il chitosano riduce l’assorbimento di grassi e zuccheri - Assumendo 1200 mg di al giorno di chitosano (600 mg un’ora prima di pranzo e altrettanti prima di cena con abbondante acqua) puoi ridurre l’assorbimento dei grassi alimentari, aumentandone l’eliminazione intestinale. Il chitosano è infatti una fibra solubile derivata dalla chitina, il costituente principale del guscio e dei crostacei. Questa ha la capacità di legarsi ai grassi e ai carboidrati limitandone l’assorbimento e favorendo la sazietà. Fai così - in commercio trovi integratori in cui il chitosano è spesso associato a cromo e guar, sostanze che favoriscono la riduzione del grasso addominale. Non assumere questo integratore se soffri di allergie a crostacei e molluschi. Con il baccello di fagiolo assumi meno carboidrati e calorie - Questo integratore ti aiuta a limitare l’apporto calorico e ad evitare i picchi glicemici che fanno immagazzinare adipe e quindi chili superflui. Ricco di fibre di cellulosa, pectine, tannini e flavonoidi, il baccello di fagiolo ha la proprietà di rallentare l’assorbimento degli zuccheri a livello delle pareti intestinali. Può esserti utile anche se soffri di ritenzione idrica e di cellulite grazie alla sua azione diuretica. Fai così - assumi 2 capsule prima del pranzo o della cena. I preparati a base di baccello di fagiolo possono causare disturbi gastrointestinali, quindi usali per periodi brevi (30-40 gg al massimo) ed evitali in caso di ulcera gastrica.
Con il Fucus vesciculosus acceleri il metabolismo e dimagrisci - Per combattere il sovrappeso dovuto a un metabolismo lento, il Fucus vesciculosus è il rimedio più adatto. Questo integratore è molto utile per il contenuto di iodio che viene assorbito con facilità dall’organismo e va a concentrarsi nella tiroide, dove viene incorporato negli ormoni tiroidei. Questi ultimi, a loro volta, stimolano il metabolismo attivando un’azione dimagrante. Fai così - bevilo in tintura madre, 30-50 gocce in acqua 2 volte al giorno per 7 giorni. Puoi associarlo alla tintura madre di pilosella (nella dose di 50 gocce) per ridurre disturbi come cellulite e gonfiore diffuso. A causa delle sue proprietà, chi ha problemi alla tiroide dovrebbe assumere il Fucus solo dopo una valutazione medica. La carnitina ti fa restare in linea - Per ridurre il sovrappeso tipico della menopausa, un alleato prezioso è L-carnitina, un aminoacido che aiuta l’organismo a ossidare meglio il grasso. Puoi trovarla in commercio in capsule abbinata alla vitamina B, che ne consente una migliore assimilazione. Oltre che per il dimagrimento, l’integrazione è utile anche per contrastare stress e stanchezza, migliorando le funzioni del sistema nervoso. Fai così - il dosaggio va da 1 a 6 g con abbondante acqua. Questo integratore è particolarmente efficace se accompagni l’assunzione con una regolare attività fisica. Lo psillio ti regala una pancia piatta - Per eliminare stipsi e grasso concentrati sull’addome, aiutati con i semi di psillio. Le mucillagini di cui è ricco contribuiscono a ridurre l’assorbimento intestinale dei grassi, del colesterolo – senza modificare però i livelli di colesterolo buono (HDL) – e degli zuccheri, con diminuzione del picco glicemico dopo il pasto. Questo integratore aiuta anche a raggiungere meglio la sazietà. Fai così - prendine 1-2 bustine al giorno, meglio se lontano dai pasti, con abbondante acqua. Il glucomannano ti toglie una taglia - Se, per varie ragioni, non introduci abbastanza fibra con l’alimentazione quotidiana puoi ricorrere a integratori nella dieta. Il glucomannano, polisaccaride ottenuto dalla radice di una pianta della famiglia delle Araceae, offre i benefici migliori. Questo rimedio infatti forma una massa gelatinosa che contribuisce a riempire una lo spazio gastrico, diminuendo il senso di fame; riduce l’assorbimento di grassi e zuccheri e migliora la funzione intestinale, sgonfiando la pancia. Fai così - prendi questo integratore 1 o 2 ore prima dei pasti con molta acqua al dosaggio giornaliero di almeno 4 grammi. Usalo con prudenza, specialmente nella prima fase del trattamento, poiché all’inizio può provocare gonfiore e crampi addominali. A mano a mano che lo si assume, il rischio di questi spiacevoli inconvenienti si riduce.
Fitness: esercizi per i glutei da fare a casa
In vista della bella stagione ritagliati una mezz’ora di allenamento focalizzata su gambe e glutei: i jeans ti calzeranno a pennello e sarai molto più tonica. Cosa ti serve? Solo la tua buona volontà!
Si inizia sempre con la fase di riscaldamento, ovvero: Saltelli laterali
Fai dei saltelli, cercando di tenere le gambe aperte naturalmente, cioè della larghezza delle spalle (quindi né unite né troppo divaricate). Muoviti prima verso destra e poi verso sinistra. Continua per 2 minuti, riprendi fiato per 30 secondi, con una camminata moderata o con la marcia sul posto e poi prosegui con gli esercizi veri e propri. Rassodamento con lo squat
Stai in piedi con un muro dietro di te. Con le gambe leggermente divaricate alla larghezza delle spalle, piega le gambe, facendo arrivare i glutei all’altezza delle ginocchia e spingili all’indietro, come per sfiorare il muro che hai dietro di te. Torna su spingendo a terra con i talloni. Ripeti l’esercizio in 3 serie da 10.
Apri e chiudi
Dalla posizione ereta, apri e chiudi le gambe saltando e contemporaneamente, partendo con le braccia lungo i fianchi, portale tese su, sopra la testa, come a creare dei semicerchi nell’aria.
Su con i glutei
In piedi, appoggia le mani al muro di fronte a te. Partendo a gambe unite, alzane una tesa all’indietro, tenendo il piede a martello e cercando di contrarre il gluteo; tieni la posizione per 3 secondi; poi riabbassala lentamente ed esegui con l’altra gamba. Fai 3 serie da 10 ripetizioni.
Concludi infine il defaticamento, marciando sul posto per 2 minuti.
Si inizia sempre con la fase di riscaldamento, ovvero: Saltelli laterali
Fai dei saltelli, cercando di tenere le gambe aperte naturalmente, cioè della larghezza delle spalle (quindi né unite né troppo divaricate). Muoviti prima verso destra e poi verso sinistra. Continua per 2 minuti, riprendi fiato per 30 secondi, con una camminata moderata o con la marcia sul posto e poi prosegui con gli esercizi veri e propri. Rassodamento con lo squat
Stai in piedi con un muro dietro di te. Con le gambe leggermente divaricate alla larghezza delle spalle, piega le gambe, facendo arrivare i glutei all’altezza delle ginocchia e spingili all’indietro, come per sfiorare il muro che hai dietro di te. Torna su spingendo a terra con i talloni. Ripeti l’esercizio in 3 serie da 10.
Apri e chiudi
Dalla posizione ereta, apri e chiudi le gambe saltando e contemporaneamente, partendo con le braccia lungo i fianchi, portale tese su, sopra la testa, come a creare dei semicerchi nell’aria.
Su con i glutei
In piedi, appoggia le mani al muro di fronte a te. Partendo a gambe unite, alzane una tesa all’indietro, tenendo il piede a martello e cercando di contrarre il gluteo; tieni la posizione per 3 secondi; poi riabbassala lentamente ed esegui con l’altra gamba. Fai 3 serie da 10 ripetizioni.
Concludi infine il defaticamento, marciando sul posto per 2 minuti.
Trucco semipermanente
Il trucco semipermanente viene generalmente applicato nel settore
estetico per correggere piccole imperfezioni o asimmetrie del volto,
specialmente per quanto riguarda la forma di sopracciglia, occhi e
labbra.
Trucco perfetto, dalla mattina alla sera, giorno dopo giorno, anno dopo anno. Il trucco semipermanente costituisce una soluzione per chi desidera apparire al meglio in ogni occasione. Un make up personalizzato che non solo valorizza i tratti, ma che corregge anche alcune imperfezioni di viso e corpo.
Trucco perfetto, dalla mattina alla sera, giorno dopo giorno, anno dopo anno. Il trucco semipermanente costituisce una soluzione per chi desidera apparire al meglio in ogni occasione. Un make up personalizzato che non solo valorizza i tratti, ma che corregge anche alcune imperfezioni di viso e corpo.
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Depilazione
La Depilazione è il trattamento estetico tramite il quale vengono
transitoriamente asportati i peli naturalmente presenti su varie parti
del corpo di uomini e donne ritenuti superflui.
Pratica antichissima tramandataci fin dagli Egizi, ad oggi diffusissima e praticata con varie tipologie di metodi e/o prodotti.
Indicata tipicamente per gambe, torace ed ovviamente volto nell’uomo, nella donna sono braccia, ascelle, gambe e inguine ad essere oggetto di questo trattamento.
Pratica antichissima tramandataci fin dagli Egizi, ad oggi diffusissima e praticata con varie tipologie di metodi e/o prodotti.
Indicata tipicamente per gambe, torace ed ovviamente volto nell’uomo, nella donna sono braccia, ascelle, gambe e inguine ad essere oggetto di questo trattamento.
Manicure & Pedicure
Le mani rappresentano la nostra personalità. Le unghie, soprattutto
se belle, sono sinonimo di cura e attenzione al proprio aspetto
fisico. Per questo motivo la manicure, negli ultimi anni, è diventata
fondamentale perché ti permette di rendere le mani splendide.
La pedicure è la cura dedicata ai piedi e alle unghie dei piedi. Una pedicure accurata e sistematica non solo è un atto di bellezza, ma è anche un aiuto nella prevenzione delle problematiche legate alla salute del piede.
La pedicure è la cura dedicata ai piedi e alle unghie dei piedi. Una pedicure accurata e sistematica non solo è un atto di bellezza, ma è anche un aiuto nella prevenzione delle problematiche legate alla salute del piede.
Trattamenti Viso
E' molto importante ripristinare dolcemente la naturale fisiologia
della pelle, spesso compromessa dalla vita di tutti i giorni, dagli
inquinamenti atmosferici, dal sole o dalle nostre irregolarità.
Favorire la rigenerazione delle strutture portanti e protettive, minimizzando i segni del tempo ed intervenire selettivamente con specifici trattamenti estetici per ogni tipo di pelle.
La pulizia del viso è considerata nel campo estetico il trattamento di base e serve a rimuovere dalla superficie cutanea le impurità.
Favorire la rigenerazione delle strutture portanti e protettive, minimizzando i segni del tempo ed intervenire selettivamente con specifici trattamenti estetici per ogni tipo di pelle.
La pulizia del viso è considerata nel campo estetico il trattamento di base e serve a rimuovere dalla superficie cutanea le impurità.
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sábado, 10 de mayo de 2014
Per la rigenerazione delle mucose nasali, utile l'acido ialuronico
Nei casi di stati infiammatori cronici, quali rinite, sinusite o presenza di polipi, i seni paranasali sono impossibilitati a drenare adeguatamente il loro contenuto e le secrezioni faticano a trovare una via d’uscita nelle strette vie di passaggio. Restando intrappolate nei seni paranasali, le secrezioni nasali diventano cronicamente infette creando un circolo vizioso che spesso neppure gli antibiotici riescono a debellare in modo definitivo. È in questo contesto che viene praticata la FESS: la chirurgia funzionale endoscopica dei seni paranasali e del naso. Si tratta di una tecnica mini-invasiva che utilizza come accesso le fosse nasali per aprire le naturali vie di drenaggio delle secrezioni quando sono in corso stati infiammatori cronici. Ma se della chirurgia endoscopica ormai se ne apprezzano i vantaggi, rappresentati da interventi con modesta emorragia, durata contenuta, impatto minimo di cicatrici e un recupero post operatorio più rapido, il periodo postoperatorio e di guarigione della mucosa nasale è sicuramente più delicato; viene generalmente diviso in un periodo precoce, prime settimane, e tardivo, fino a 6 mesi ma anche 1 anno dall’intervento. "La guarigione di una ferita è un processo molto complesso, che passa attraverso la formazione di un coagulo, una reazione infiammatoria, una risposta immunitaria e al rimodellamento dei tessuti”, afferma Alberto Macchi, Specialista in Otorinolaringoiatria dell'Università dell'Insubria.
La formazione di croste costituisce un passaggio naturale verso la guarigione definitiva della mucosa, tuttavia la loro presenza determina inevitabilmente una riduzione del flusso aereo all’interno delle fosse nasali e, di conseguenza, anche un incremento della possibilità a sviluppare infezioni. Questo può costituire un circolo vizioso portando ad una ridotta pulizia della mucosa nasale che a sua volta determina una maggiore formazione di croste. Nel corso degli anni sono stati sperimentati diverse soluzioni al fine di ridurre la formazione di croste e rimuoverle senza ottenere risultati soddisfacenti. “Attualmente - aggiunge Macchi - l’utilizzo di acido ialuronico ad alto peso molecolare (9 mg) ha ottenuto i risultati migliori nella risoluzione dei problemi del post chirurgico, dimostrando di favorire i processi di drenaggio mucociliare e di ventilazione sinusale, di agevolare un’adeguata riepitelizzazione, mantenendo l’apertura degli osti sinusali ed evitando la formazione di croste e i problemi da queste create. Recenti studi hanno dimostrato come l’acido ialuronico agisca come un lubrificante delle mucose, e che in alte concentrazioni sia in grado di espletare un ruolo terapeutico influenzando positivamente le funzioni cellulari e l’attività dei fattori di crescita. L’acido ialuronico è il primo trattamento che ha dimostrato di regolare le secrezioni e modulare la risposta infiammatoria divenendo il principale riferimento nel post chirurgico funzionale cosi come in quello estetico nasale”, conclude lo specialista.
“La chirurgia endoscopica - spiega Paolo Castelnuovo, direttore della Clinica Otorinolaringoiatrica all'Università dell'Insubria - consente un più accurato controllo degli atti chirurgici ed una maggiore sicurezza per il paziente e, se si parla di cranio e naso, non è semplicemente un’opzione ma rappresenta la tecnica d’elezione per numerose patologie di questo distretto anatomico. Gli interventi che si eseguono con questa tecnica, se necessario, possono essere anche ampiamente demolitivi, come nel caso di asportazione di neoformazioni maligne. Attraverso l’impiego di endoscopi a fibre ottiche, di telecamere e monitor televisivi per eseguire ogni manovra sulle strutture, la chirurgia endoscopica risulta meno aggressiva, e ha quindi un decorso post-operatorio meno doloroso e fastidioso. Oggi la chirurgia del naso e dei seni paranasali rappresenta uno dei campi di maggior impiego delle tecniche endoscopiche”, puntualizza Castelnuovo.
Sulla base di queste evidenze e con l’obiettivo di elaborare specifiche linee di intervento condivise per un corretto decorso post operatorio, la comunità scientifica ha deciso di dare il via ad uno studio multicentrico, che prevede l’impiego di acido ialuronico 9 mg ad alto peso molecolare (Yabro®) in pazienti sottoposti a intervento di chirurgia funzionale endoscopica dei seni paranasali e del naso. Lo studio arruolerà oltre 300 pazienti e sarà condotto in centri ospedalieri in Italia, Svizzera e Germania.
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Come realizzare il nude look
Con la consulenza di Monica Robustelli, make up artist Revlon
Protagonista delle ultime passerelle, il make up naturale e invisibile rinfresca il colorito rendendo la pelle dall’aspetto sano e luminoso, e cancellando i segni di stanchezza. Il trucco, appunto, c’è ma non si vede, il volto è disteso, lucente, radioso. La finalità è creare un viso dall’incarnato perfetto dove anche labbra e sopracciglia sono ben delineate. Pochi sono i gesti da fare per un aspetto fresco e naturale, segui i nostri consigli e vedrai che la tua pelle brillerà di luce propria.
“Si parte dalla base ovviamente” dichiara Monica Robustelli, make up artist Revlon. “Il fondotinta deve garantire l’effetto nudo senza appesantire. La scelta del finish e del colore devono essere adeguati al proprio colorito (senza distaccarsi mai troppo) e al tipo di pelle. È bene optare per finish opachi in caso di pelle mista o grassa, mentre per pelle secca o disidratata il finish deve essere luminoso o satinato. Le BB cream e CC cream, che uniformano l’incarnato senza appesantire, sono l’ideale per questo tipo di make up". Infatti, la loro funzione è quella di idratare e migliorare gli inestetismi del volto in modo naturale; nello specifico la CC cream è adatta nel caso di macchie solari, discromie, pelle arrossata o spenta. “Per un’applicazione uniforme si consiglia di procedere dall’alto del viso verso il basso sfumando verso i contorni”, specifica la professionista. Sono utili, anche i correttori, per sfumare le occhiaie, rughette e linee di espressione, da applicare dopo il fondotinta, per un effetto salute.
Con il secondo step doniamo un po’ di luminosità in più al viso con qualche spennellata di blush in polvere, oppure in crema applicata direttamente con le dita. La formulazione in crema è adatta a pelli secche perché idrata maggiormente oltre al fatto che permette un risultato a lunga durata amalgamandosi facilmente con la grana della pelle con un effetto subito natural. L’applicazione? Sempre la medesima, dall’alto dell’orecchio fino al basso dello zigomo. Le tonalità pastello, come quelle del rosa o del pesca, sono le più indicate della stagione.
Occhi zuccherati
Per non sbagliare ombreggiature naturali sulla palpebra mobile, sono da utilizzare preferibilmente toni delicati ma metallizzati che valorizzano il colore dell'occhio. Evitate sempre di mescolare i colori e optate per tono su tono. Alle more donano i colori vivaci come l’azzurrino, alle bionde le tonalità nocciola e albicocca mentre alle rosse il verde delicato. “Come rinforzo all’ombretto sulla rima cigliare prima del mascara è utile l’applicazione della matita che regala profondità allo sguardo” sottolinea la make up artist. “Poi il mascara a cui non si deve rinunciare mai. Se lo si applica con maggior prodotto nella zona centrale delle ciglia, lo sguardo si “allarga”, mentre se si insiste nella parte finale delle ciglia l’occhio si “allunga”. Ultimo tocco? Sopracciglia ben spazzolate verso l’alto e leggermente colorate dello stesso ombretto degli occhi”.
Labbra acqua e sapone
“Per le labbra, la scelta è ampia, l’importante è non usare rossetti dal color spento e opaco. Si può optare per texture lucide, matte o metallizzate. Ma prima di stendere il rossetto è necessario definire il contorno labbra con matite dal colore naturale e delicato, che si sposano con la texture”. I colori di tendenza dei rossetti vanno dalle tonalità nude al rosa, all’arancione al rosso trasparente. Ricordate, però, che l’effetto deve essere sempre il medesimo look bon ton, e per chi invece vuole solo dare un tocco di luminosità basta applicare un gloss trasparente e il gioco è fatto.
nella nostra foto-gallery, gli step per riprodurre, passo dopo passo, l’effetto nudo realizzato da Monica Robustelli durante una sfilata.
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